Si è spento improvvisamente Vanni Pettenella, l’ultimo azzurro che vinse l’oro olimpico della velocità (Tokio 1964). Vanni apparteneva alla generazione dei grandi pistard azzurri, quando l’Italia la faceva da padrona e il Vigorelli era il tempio della pista mondiale. Nato a Caprino Veronese il 28 marzo del 1943, si fece notare per le sue doti ed entrò presto nel giro degli azzurri. L’apice della sua carriera furono proprio le Olimpiadi di Tokio, dove superò in un’entusiasmante finale tutta italiana Sergio Bianchetto (nella foto). Poi si aggiudicò anche l’argento del chilometro da fermo. E pensare che fu convocato in extremis. Al Mondiale di Parigi era la riserva di Turrini, che non eccelse. Allora la scelta per i Giochi Olimpici cadde sul 19enne Vanni, che la ripagò stupendo tutti con le sue imprese.
Quattro anni dopo, il 27 luglio 1968, stabilì il record mondiale di “surplace” con 1 ora 3 minuti e 5 secondi. Nello stesso anno vinse la medaglia di bronzo nella velocità ai Mondiali e divenne direttore del Vigorelli fino al momento del famoso crollo nel 1985. Al termine della carriera aprì un’officina a Milano, zona Affori, dove riparava e assemblava biciclette, senza mai perdere contatto con il ciclismo, che amava e seguiva con la passione di sempre.
Domani alle 14.45 presso la Chiesa di San Giustino ad Affori l’ultimo saluto.