Freddo la mattina e poi un bel sole fino a 22 gradi per tutto il resto della giornata. Salita, questa volta sì e più del solito: l’unico modo per arrivare nel mezzo dello scempio dimenticato. Anche gli striscioni pieni di rabbia sono ormai sbiaditi alla vigilia del quarto inverno dall’inizio del tempo di guerra.  È la quarta edizione di #NoiConVoi, la più intensa.

Alla partenza da Pescara del Tronto si sono ritrovati in 300, tutti a ruota di alcuni personaggi di spicco del ciclismo e della vita civile. Tra annunci e defezioni, un bel gruppo di professionisti ha trascorso l’ora precedente la partenza a posare per selfie e racconti con i tifosi. Visconti, Bettiol, Capecchi, Cataldo, Sbaragli, Bongiorno, Marta Bastianelli, Wackermann, Salvato, Coppolillo, Tonti, Alberati, oltre al direttore sportivo della Cofidis Roberto Damiani, quindi Marina Romoli e Luca Panichi. E poi c’era Sergio Pirozzi, sindaco in pectore di Amatrice, che ha ricordato quella prima edizione del 2016 e ha accettato di partire in sella ad una e-bike, con cui ha sbuffato in salita per i primi 40 chilometri, fino a raggiungere la sua città.

L’ambulanza in coda, le due auto gialle e le dieci moto del Team Capodarco a gestire la pedalata, la regia logistica della Nuova Placci di Mordano, il solito ribollire di volontari entusiasti guidati da Enzo Vicennati. Dopo 4 chilometri si comincia a salire.

Accumoli, chiusa da mezzi militari. Il villaggio di casette sta sulla cima del monte, ma non ci sono negozi e se vuoi fare la spesa, devi scendere a valle. «Pensa quando c’è neve», dice uno di Teramo scuotendo il capo.

I Monti della Laga sullo sfondo di una giornata limpida come solo d’inverno. Passaggi rapidi dal cielo azzurro alla volta dei castagni. I boschi dal verde al rosso, poi giallo e marrone. E di colpo, come pugni, mura sventrate, case puntellate e il resto di qualcosa che sembrano essere fondamenta di famiglie spazzate via. «Da noi ieri diluviava – fa un tipo milanese – guarda qua che pace e che sole. Neanche una macchina…».

La strada sale, scende, curva e va verso il centro del dramma. Nessuna bici da quel 24 agosto del 2016 ha avuto il permesso di transitare lungo corso Umberto I ad Amatrice, quello del raduno di partenza della Amatrice-Guardiagrele alla Tirreno del 2014, dominata da Alberto Contador. Era una via stretta, con gli alberghi e le case di tutti i colori, che quasi si toccavano. Ora è una distesa di pietre bianche e rovine, chiese sventrate e la totale assenza di riferimenti. A dividere il gruppo dei 300 da quell’inferno c’era soltanto una barriera di new jersey dipinti di bianco per la visita del Presidente Mattarella.

Nessuna bici c’era mai riuscita, ma per #NoiconVoi2019 è stata fatta un’eccezione, per accogliere le voci e i colori di uomini e donne in sella alle loro biciclette che hanno portato una ventata di buon umore laddove con l’arrivo dell’autunno il silenzio si insinua nell’anima e si porta via gli anziani, che ad Amatrice come in ognuno di questi paesi dannati, hanno abbandonato la presa su un’esistenza improvvisamente vuota.

Il gruppo è piombato di colpo nel silenzio, gli sguardi vagavano in cerca di una speranza.

Dopo un piatto di pasta all’amatriciana a metà percorso, hanno ripreso la direzione di Arquata, che non c’è più, per poi salire a Piedilama, che non c’è più e fermarsi a Pretare, che non c’è più.

Una chiesa senza tetto. Un albergo senza mura. Case senza finestre. Paesi senza vita.

Questa volta, per la prima volta dal 2016, il gruppo di #NoiConVoi ha potuto toccare con mano la desolazione e parlare con quelli che una casa non l’hanno più e difficilmente l’avranno alla svelta.

Nel bar alla partenza, Federica parlava arrabbiata: «La tireranno ancora avanti, poi ci liquideranno. Ci daranno il valore commerciale delle case prima del crollo e non ricostruiranno più nulla».

Si sono guardati. Hanno fatto foto. Si sono rincorsi sulla salita finale. Hanno ascoltato. Hanno mangiato e bevuto. Poi si sono abbracciati e si sono dati appuntamento all’anno prossimo. Le loro pedalate forniranno attrezzature sportive ai ragazzi del Liceo Sportivo di Amatrice e a quelli della scuola pubblica di Arquata, oltre a un supporto per la Fondazione Michele Scarponi.

Presto si saprà l’ammontare delle donazioni, dopo che un notaio avrà vidimato il tutto. Sarà tutto pubblicato sul sito della manifestazione. E intanto frullano le idee per il prossimo anno. #NoiConVoi ormai è un’idea e le idee non si fermano tanto facilmente…