In un grande weekend di sport a Carpi (oggi con la gran fondo ciclistica, domani con la maratona) un importante momento di solidarietà. Sette società ciclistiche giovanili della Bassa – cinque della Provincia di Modena (S.C. Mirandolese, S.C. San Marinese, Ciclistica Novese, Ciclistica San Felice, S.C. Sozzigalli), una della Provincia di Reggio Emilia (Ciclistica Reggiolese) e una della Provincia di Ferrara (Stella Alpina Renazzo) – hanno ricevuto quest’oggi una donazione di biciclette e materiale tecnico che aiuterà questi sodalizi a continuare l’attività anche in un momento così difficile, quattro mesi dopo il terribile terremoto di fine maggio.
L’iniziativa promossa dall’organizzazione della Settimana Tricolore 2012 in Valsugana e dall’A.C.C.P.I. (l’associazione dei corridori professionisti italiani) è diventata una piccola festa in cui tanti bambini si sono stretti intorno ai campioni venuti a testimoniare la loro vicinanza: alla cerimonia sono infatti intervenuti tre professionisti, Alessandro Bertolini, Giacomo Nizzolo e Alan Marangoni.
“Momenti come questi sono una grande spinta per ritornare lentamente alla vita normale”, ha detto Enrico Campedelli, Sindaco di Carpi, a cui ha fatto eco l’Assessore allo sport della Provincia di Modena, Stefano Vaccari: “I danni sono stati enormi, ma ogni piccolo tassello, ogni piccolo aiuto rafforza il coraggio delle nostre popolazioni così duramente colpite”. Davide Balboni, presidente regionale della Federciclismo, ha aggiunto: “E’ bello che la famiglia ciclistica sappia essere così coesa nei momenti di difficoltà”.
A rappresentare il Trentino e la sua Settimana Tricolore è stato il Presidente del Comitato Organizzatore Stefano Ravelli, che si è fatto portavoce di tutte le componenti che hanno contribuito al successo dei Campionati Italiani del giugno scorso: “Lo sport è uno straordinario strumento di coesione, e speriamo che anche grazie a questo gesto queste squadre e questi ragazzi possano continuare nella loro attività e pedalare verso il ritorno a una vita normale.”
Ai giovani ciclisti presenti, i tre campioni del professionismo hanno voluto indirizzare un importante messaggio di incoraggiamento: “Il ciclismo è uno sport di fatica che insegna a rialzarsi nei momenti difficili, insegna che quando si cade bisogna ritornare in sella e pedalare. Vivete la bicicletta come un gioco, come svago”. Di questo in effetti hanno bisogno i giovani delle aree colpite dal sisma nel difficile e lento ritorno alla vita di tutti i giorni.
“Dobbiamo stare vicini a questi bambini, a questi ragazzi costretti in molti casi a vivere nelle tendopoli insieme alle loro famiglie. Per loro questo è un momento psicologicamente molto difficile, non mancano alcuni casi di depressioni, e lo sport può essere un grande aiuto. Noi ce la mettiamo tutta”, ha detto il dirigente di una delle società premiate.