Vent’anni fa, era il 18 luglio, Fabio Casartelli volava via. Nella discesa del Portet d’Aspet, montagna che due giorni fa i corridori del Tour de France hanno affrontato all’inizio della tappa, proprio come allora. Sono passati di fianco al monumento che ne perpetua il ricordo, con quella ruota eternamente pronta a scattare. Sono passati lì accanto e hanno salutato Fabio, proprio come faremo tutti noi oggi, almeno con il pensiero. «Ciao, Fabio».