Le cicliste e i ciclisti professionisti italiani in particolare chiedono:
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il rispetto per la vita dei ciclisti, urbani e sportivi in quanto utenti deboli della strada;
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l’adozione di norme a loro tutela, in primis la norma del metro e mezzo come distanza minima per il sorpasso di una bici da parte di un autoveicolo;
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che nei programmi scolastici venga ripristinato l’insegnamento dell’educazione stradale;
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che nel percorso per l’ottenimento di qualsiasi tipo di permesso di guida venga inserita la formazione adeguata per il rispetto degli utenti deboli della strada;
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l’adozione immediata di misure forti per combattere il mortale fenomeno della distrazione causata dall’utilizzo del cellulare alla guida;
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la realizzazione di infrastrutture ciclabili;
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la definizione di sanzioni per gli enti che non provvedono a realizzare percorsi ciclabili nel caso di strade di nuova realizzazione o manutenzioni straordinarie come previsto dall’Art. 10 della Legge 366/1998;
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misure minime di sostegno psicologico alle vittime e ai loro parenti durante tutto il percorso post trauma;
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l’adeguamento delle tabelle di indennizzo per le vittime che subiscono danni permanenti;
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l’istituzione di un percorso di sostegno psicologico per loro e i familiari a carico del Servizio Sanitario Nazionale.