Poteva andare molto peggio ieri nel finale della Tre Valli Varesine.
Francesco Milana, vigile in moto della polizia municipale di Varese che apriva la corsa (per la verità anticipava la macchina di inizio gara, ndr), a 35 km dall’arrivo s’è trovato un’auto contromano sul percorso: nell’impatto ha riportato fratture a bacino e femore. Di fatto ha “salvato” i corridori alle sue spalle. L’episodio incriminato è avvenuto a tre giri dal termine quando un’automobile non autorizzata ha fatto capolino in piena corsa.
Questo spiacevole episodio, che sarebbe potuto tramutarsi in tragedia, è solo l’ultimo incidente a livello temporale avvenuto in competizione quest’anno. L’ACCPI a nome dei ciclisti professionisti italiani torna a chiedere maggiore sicurezza in corsa appellandosi al sindacato internazionale dei corridori CPA e alla federazione internazionale UCI per far sì che le gare della massima categoria e non solo (il problema è quanto mai urgente anche in ambito giovanile) siano meglio organizzate.
Dal canto suo l’Assocorridori italiana sta continuando la campagna di sensibilizzazione #TIFATECIERISPETTATECI per promuovere le “buone maniere” che ciclisti e automobilisti devono mantenere in strada e si sta battendo perchè il metro e mezzo per il sorpasso sicuro diventi legge come in altri paesi.
Non si può scherzare sulla pelle dei corridori e di chi in gara svolge un ruolo preziosissimo come il vigile che ieri a Varese ha letteralmente salvato il gruppo. A lui i professionisti italiani inviano un augurio di pronta guarigione, a tutti i membri della scorta tecnica, della polizia stradale, alle moto staffette e ai volontari che operano per il regolare svolgimento delle corse in Italia e all’estero rivolgono un grande ringraziamento.
foto tratta da Varese News