I cartelli salvaciclisti sono arrivati al Ghisallo. Magreglio e i comuni limitrofi attraversati da migliaia di biciclette ogni anno per la tradizionale ascesa alla salita simbolo del Giro di Lombardia hanno aderito alla campagna promossa dall’associazione Io Rispetto il Ciclista, fondata da Maurizio Fondriest, Paola Gianotti, Marco Cavorso, e sostenuta dall’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI).

Lo scorso fine settimana a Magreglio si è tenuta l’inaugurazione dei cartelli che invitano i conducenti di veicoli a motore a mantenere la distanza di un metro e mezzo di sicurezza nella fase di sorpasso di un ciclista. Sono intervenuti il sindaco Danilo Bianchi con la vicesindaco Maria Tavecchio, il presidente della Fondazione Museo del Ghisallo Antonio Molteni e la direttrice Carola Gentilini, l’ex professionista e consigliere ACCPI Gabriele Landoni e Antonio Cortese, cicloamatore canturino testimonial di Io Rispetto il Ciclista, che sta sensibilizzando numerose amministrazioni lombarde a un intervento concreto a favore degli utenti deboli della strada.

«Abbiamo posizionato questi cartelli in cui si legge di mantenere la distanza di 1,5 mt dal ciclista in fase di sorpasso da parte degli automobilisti in un luogo simbolo per chi ama il ciclismo, ma la nostra ambizione è di tappezzare tutta Italia. Per portare i cartelli nel proprio comune vi invitiamo a scrivere a staff@pec.iorispettoilciclista.it» ha commentato Cortese.

Il sindaco Bianchi ha raccomandato: «Il rispetto deve essere reciproco. Invito chi pedala a procedere in fila indiana, soprattutto su strade strette come quelle che portano al Ghisallo, e agli automobilisti chiedo di prestare la massima attenzione».

Landoni ha aggiunto: «Ringraziamo Antonio per il suo impegno e tutti i comuni che si stanno mettendo alla sua ruota. Come ACCPI siamo stati i primi ad aderire a questa campagna, che non è pensata solo per gli agonisti ma per chiunque sceglie quotidianamente le due ruote come mezzo di trasporto e/o di svago. Non è ammissibile che gli incidenti siano all’ordine del giorno, come Paese dobbiamo investire nell’educazione stradale per rendere le strade un luogo di vita e non più di morte».

Per apporre questi cartelli che simboleggiano il rispetto tra tutti gli utenti della strada non c’era posto migliore, se non a due pedalate dal Santuario della Madonna del Ghisallo, la patrona dei ciclisti. Per proteggerli, non basta l’aiuto dall’alto, ma serve che tutti noi rispettiamo chi incontriamo sulla strada.