L’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani auspica che il prossimo consiglio federale del 23 giugno in Sicilia prenda atto di quanto ribadito dal direttivo dell’UCI tenutosi recentemente a Maastricht (Olanda).
Qualsiasi provvedimento contro il doping non può che muoversi nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento sportivo, ivi compreso il principio di irretroattività delle sanzioni disciplinari e accessorie.
Negare ciò significherebbe paradossalmente indebolire la lotta al doping e più ancora l’immagine stessa della giustizia sportiva e delle sue istituzioni.
L’ACCPI, che crede fermamente in quest’ultime, intraprenderà ogni iniziativa possibile affinché siano sempre riconosciuti e rispettati i principi generali di legalità, irretroattività e uguaglianza nell’interesse generale del ciclismo e, in particolare, dei suoi associati.